Ore 18:30 arrivo di tutti i partecipanti e relativa registrazione, molti architetti e tanti geometri, ma soprattutto tantissimi appassionati, non iscritti all’albo, bensì solo interessati al tema trattato.

La prima parola è di Nicola Giacchè (Communication Host & Board Member di Impact Hub Reggio Emilia) che ha anticipato e presentato Paolo Lasagni (Presidente & Co-Founder ). Paolo ha iniziato il discorso, con un ringraziamento nei confronti del comune per l’occasione data e ha presentato agli ospiti Impact Hub.

Nicola, che per tutto l’evento ha svolto il ruolo di presentatore, ha presentato Marta Sole e Stefano Guerrieri soci di Impact Hub, e ha spiegato cos’è Hurricane Start e le caratteristiche che lo definiscono.

La prima parola va a Marta che ci spiega cos’è il Coworking e come nasce, lo definisce uno spazio per eventi e corsi, uno spazio definito e fisico con moltissime sfaccettature. Ci rende partecipi del lavoro svolto per la nascita di Impact Hub di come un locale usato come magazzino e centro riparazioni è stato trasformato in una location Open Space, suddiviso in due piani di lavoro, uno più “rumoroso”, per chiunque voglia accomodarsi anche solo per un caffè, e l’altro più silenzioso, pensato per i lavoratori che hanno bisogno di tranquillità e concentrazione. E ci ha preannunciato la volontà di creare un piccolo orto nello spazio esterno, in modo che i lavoratori in Impact Hub possano pranzare con i prodotti a kilometro 0.

Stefano invece, tra lego e stampa 3D, parlerà di come nasce Playwood una sorta di gioco che funziona come il lego, il riciclo di uno stesso materiale può far trasformare un tavolo in sedia in base alle necessità.

Nicola poi ha lasciato la parola all’assessore Valeria Montanari e al direttore dell’Area competitività e innovazione sociale del Comune di Reggio Emilia, Massimo Magnani. Che introducono il concetto di laboratorio aperto, che ha trovato una collocazione all’interno degli spazi ristrutturati dei Chiostri di San Pietro, ed è inteso come un insieme di spazi attrezzati con soluzioni tecnologiche avanzate in cui si sviluppano forme strutturate e innovative di confronto, cooperazione e collaborazione tra imprese, cittadini, terzo settore, Università, mondo della ricerca, Pubblica amministrazione e in generale tra tutti gli attori che hanno un ruolo significativo nella trasformazione della società dell’informazione in ambito urbano.
In linea di massima, il progetto del Laboratorio di Reggio Emilia gravita attorno a tre assi principali:
– innovazione sociale;
– creatività;
– partecipazione.

Sarà l’Assessore Montanari che sottolineerà il concetto chiave del “Laboratorio aperto” di Reggio Emilia, ovvero l’innovazione sociale intesa, in maniera estesa, per la costruzione di processi innovativi, nuove forme organizzative e imprenditoriali e reti relazionali in grado di rispondere, con prodotti e nuovi servizi a forte connotazione tecnologica, ai bisogni sociali insoddisfatti o alle opportunità del nostro territorio.

Nicola poi riprende la parola, in quanto annuncia un altro argomento molto importante per la serata, ovvero quello riguardo La polveriera di Reggio Emilia, la parola è andata a Lorenzo Baldini architetto-progettista e direttore dei lavori che saluta Leonardo Morsiani presidente del Consorzio Oscar Romero presente in sala.

Penultima ospite a parlare è Nicoletta Tranquillo, fondatrice di Kilowatt, associazione nata quattro anni fa dentro delle mura e oggi stabile nel polmone verde di Bologna, che nel 2013 ha vinto il bando pubblico per ristrutturare lo spazio delle Serre dei Giardini Margherita.

Ultima ospite, invece è Rita Conti addetta all’ufficio stampa dell’Associazione Teatro Sociale di Gualtieri, un’Associazione di Promozione Sociale senza scopo di lucro, nata l’11 marzo del 2009 per riaprire al pubblico il Teatro Sociale di Gualtieri, costruirvi un progetto artistico e culturale e promuoverne la progressiva rifunzionalizzazione degli spazi.
A seguito dei vari interventi, gli ospiti soddisfatti della riuscita dell’evento, per confrontarsi in un clima informale hanno consumato l’aperitivo offerto da Impact Hub tra chiacchiere e commenti.

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