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Giulia Paciello presidente di un’associazione culturale di Perugia è venuta ieri a presentare l’evento Kidsbit, un festival rivolto a famiglie e bimbi del 21 secolo, che affronta la tematica del digitale in modo nuovo. E’ uno spazio in cui le famiglie possono condividere passioni, hobby e tempo libero. Hanno cercato la soluzione a tutti gli Interessi che hanno bisogno di spazi fisici per essere svolti. Giulia ci spiega che il suo principale desiderio è cercare di colmare il divario che spesso si crea tra genitori e figli.
KIDSBIT è un Evento che si divide in due “sezioni” la Summer school (durante la settimana) in cui i bimbi svolgeranno diverse attività durante la giornata. Ogni giorno della settimana avrà un laboratorio diverso da affrontare che potrà essere quello di fotografia, piuttosto che di sonorizzazione o di danza e così via, ovviamente tutti laboratori verranno collegati al digitale. Il vero è proprio festival si svolgerà nel fine settimana che sarà molto animato e molto denso; in cui i laboratori saranno aperti a tutti e saranno di musica, stampa 3D, robotica, foto digitale.
Sempre durante la presentazione, la parola è passata a Elisa di Toro, socia di Giulia e co organizzatrice; lei ha sottolineato l’importanza di essere parte integrante di una rete e quinti ci ha parlato delle moltissime collaborazioni con cooperative e aziende che vengono da parti varie dell’Italia: Urban Games Factory (Milano), Painè Caudrelli (Milano), Antica Proietteria (Macerata), Cobol Pongiden (Roma), Tinkidoo (Napoli), Boboto (Lecce), Collettivo Xl (Reggio Emilia). A livello internazionale, invece, saranno ospiti di KIDSBIT: Benjamin Rabe (Amburgo) Adriano Vessichelli (Londra) e Ubi De Feo(Amsterdam).

Un festival nato anche per chi si vuole sentire ancora bambino, per chi è curioso. Avrà un approccio pratico al prodotto, imparando la teoria in modo pragmatico. I genitori non devono avere paura che i propri figli passino troppo tempo isolati dal mondo esterno sia perché I bambini socializzano tantissimo tra loro e lo vedono come un piacere e come uno sforzo. Giulia e Elisa non vogliono sostituire l’attività fisica bensì voglio immergere i bambini in una palestra di competenze che sarà utile loro un domani.

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